La giara è una leggenda tailandese che racconta come un vaso magico abbia il potere di rendere ricco o povero il suo proprietario.
In passato, un uomo povero lavorava nelle risaie per un uomo ricco.
Ha arato duramente, non si è mai lamentato, ha evitato le cattive azioni.
Quando era libero, forniva aiuto, andava al tempio per ottenere meriti.
Un pomeriggio, mentre arava, l'aratro urtò un ceppo e si bloccò.
Il laborioso aratore cerca invano di tirarlo fuori.
Slega i bufali, va a prendere il suo piccone.
Sotto il ceppo, trova un barattolo.
Ne è entusiasta. Ne desiderava uno da molto tempo.
Scavando diligentemente intorno alla giara, la estrae senza danni, la lava, toglie la terra intorno e la porta a casa.
Al fresco della sera non ci mette l'acqua.
Mette il barattolo vicino alla porta.
Nessuno ci fa caso.
Dopo cena, è lì con la moglie sulla terrazza.
I bambini corrono e giocano.
Il figlio trova una moneta, ci gioca e la lascia cadere nel barattolo.
Prende possesso della stanza. Erano in due.
Toglie una moneta dal barattolo. Nel barattolo ne rimane sempre una.
Capisce che si tratta di un barattolo magico, che riproduce automaticamente ciò che viene messo al suo interno.
La voce si diffonde in tutto il villaggio.
Un uomo ricco vorrebbe impossessarsi di questo vaso.
Sostiene che si trovava sul suo terreno. È lui il proprietario.
Il poveretto rifiuta, perché è lui che l'ha trovata.
Il ricco va davanti al re.
Il re, perplesso, nomina un giudice esperto.
Anche questo giudice vuole prendere il vaso. Dice al povero di portarlo prima del processo. Lui lo tiene a casa.
Se si tratta di un barattolo magico, deve goderselo. Quando cala la notte, il giudice fa mettere il barattolo nella stanza.
Quando uscì, suo padre entrò nella stanza con un lingotto e lo mise nel vaso.
Il lingotto si moltiplica. Il vecchio si piega e cade nel vaso.
Il figlio tira fuori il padre dalla giara. Ma nella giara trova un altro padre. E così continua.
Alla fine rompe il barattolo e vi trova dentro venti papà che devono essere nutriti, alloggiati e lavati!
Estratto dal libro: Racconti e leggende della Thailandia
raccolti e tradotti da Maurice Coyaud
Racconti e leggende della Thailandia © (solo in francese) Vola in Francia, 2009
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